Le pietre sono spesso impiegate nelle case coloniche e sono legate con malta più o meno resistente. Di per sé la pietra è un supporto molto duro per il fissaggio ma spesso il problema di tenuta di un fissaggio è legato alla qualità della malta di legame
I muri fatti con mattoni in tufo sono spesso impiegati al sud Italia; il tufo è un materiale naturale per cui difficilmente tipicizzabile; se ha una consistenza omogenea si potrebbe assimilare ad un calcestruzzo cellulare.
Il legno è un materiale molto buono per l’ancoraggio; si realizzano fissaggi anche molto resistenti con l’impego di viti autofilettanti e/o autoforanti da legno oppure con l’ancoraggio di barre metalliche metriche o ad aderenza migliorata con resine bicomponente adatte all’ambito d’uso.
Di materiali isolanti ce ne sono tante tipologie più o meno prestazionali dal punto di vista termico. I più impiegati sono di gran lunga i polistiroli, poi ci sono le lane di roccia e poi i pannelli in poliuretano e quelli in lana di vetro. Dal punto di vista del fissaggio bisogna sempre capire due aspetti fondamentali:
Va sempre individuato nel solaio la parte portante (il trave/travetto pieno). Se si fissa qualcosa in altre porzioni del solaio è necessario che la forza che grava sull’oggetto non sia molto elevata (okey ad esempio un lampadario leggero, no di certo un sacco da box). La cappa collaborante in calcestruzzo armato che viene gettata sulla sommità del solaio (in genere dello spessore di 4-5 cm) è considerato un buon supporto per il fissaggio